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    La Certosa di San Lorenzo, patrimonio dell'umanità

    A un passo dalla natura

La Certosa di San Lorenzo a Padula

La Fattoria Alvaneta dista pochissimi km dalla certosa più grande d'Italia, la Certosa di S. Lorenzo, conosciuta anche come Certosa di Padula, una tra le più famose al mondo.
Seguendo uno dei percorsi che si diramano dalla Fattoria sarà possibile compiere una piacevolissima passeggiata, per lasciarsi affascinare poi da questa splendida struttura architettonica e dai suoi spazi esterni.

Fu fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino, conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, a partire da una grancia dell'abbazia di Montevergine, dedicata a S. Lorenzo, che rappresentò il nucleo originario del monastero certosino. La struttura ricorda l'immagine della graticola sulla quale il santo fu arso vivo.
Dell'impianto più antico oggi rimangono solo pochi elementi: tra questi meritano di essere ricordati le volte a crociera della chiesa e il maestoso portone datato al 1374.

La Certosa di Padula ripropone la medesima struttura delle altre certose, con la divisione degli spazi tra "casa alta" (zona di residenza dei padri e di clausura) e "casa bassa" (luoghi di lavoro) e occupa una superficie di 51.500 mq. Al suo interno è custodito il più grande chiostro del mondo.
La parte principale è in stile Barocco, ma sono state numerose le trasformazioni di epoca successiva, soprattutto dopo il Concilio di Trento (1545-1563).

Nel 1807 la Certosa di San Lorenzo fu soppressa e i monaci costretti ad abbandonarla. Tutto il patrimonio artistico e librario, nonché le suppellettili, andarono quasi interamente dispersi. Dopo la partenza definitiva dei certosini nel 1866, la struttura conobbe un periodo di totale abbandono e nel corso della seconda guerra mondiale fu utilizzata come campo di concentramento.
Nel 1882 fu dichiarata monumento nazionale, ma soltanto nel 1982 fu avviata un'attenta opera di restauro e recupero da parte della Sopraintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Salerno.

Oggi la Certosa ospita al suo interno il Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale, che conserva reperti provenienti dalle vicine aree archeologiche.

Di grande importanza è la mostra "La Certosa ritrovata", allestita ogni anno nella galleria della passeggiata coperta, dove i visitatori possono ammirare arredi, suppellettili, quadri e altro materiale ritrovato e restaurato. La mostra viene inaugurata il giorno di S. Lorenzo e rimane aperta per 3 mesi.
Questa mostra dà risalto, inoltre, al patrimonio artistico del Vallo di Diano, grazie al restauro di opere legate alla cultura del territorio.
Una sbirciatina fuori dalle finestre della galleria offre una splendida vista del Chiostro Grande e del centro storico di Padula.

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