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DA NON PERDERE

Dopo una visita alla splendida e suggestiva Certosa di San Lorenzo, senza dubbio un capolavoro da non lasciarsi sfuggire, non può mancare un'escursione al Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte, un altro dei gioielli del Vallo di Diano, risalente agli inizi del IV sec. d. C.

Spostandosi un po' da Padula per curiosare nei suoi dintorni si possono scoprire il centro storico di Teggiano a circa 15 km, le Grotte dell'Angelo a Pertosa, le sponde del fiume Tanagro e il Monte Cervati, che è la cima più alta del Parco Nazionale del Cilento, con i suoi 2000 m d'altitudine. Da qui si può ammirare la Valle delle Orchidee.

Per gli amanti del mare, a circa 30 minuti da Padula, è possibile immergersi nelle limpide acque di Maratea, Palinuro, Scario e Sapri.
E completano la cornice, a soli 8 km circa dalla Fattoria, le Terme di Montesano.

 

IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI IN FIORE

Il Battistero sorge al confine tra Padula e Sala Consilina e costituisce una delle più importanti testimonianze religiose dell'Italia paleocristiana.

La singolarità di questo battistero, che lo distingue da qualunque altro al mondo, è la presenza al centro della Chiesa di una sorgente, che alimenta la vasca battesimale.
Secondo la testimonianza dello storico romano Cassiodoro, il monumento è stato edificato su un'area già considerata sacra dagli antichi proprio per la presenza di una fonte, allora dedicata al culto pagano di Leucothea, una ninfa delle acque.
Nella sua lettera Cassiodoro parla anche di una fiera in onore di S. Cipriano, sostenendo che questa insieme alla sorgente fecero la fortuna del luogo, attirandovi un gran numero di fedeli desiderosi di assistere al miracolo delle acque.

Nel 1077 divenne proprietà del Monastero benedettino della SS. Trinità di Venosa e dalla fine del '300 la sua gestione fu affidata ai "Cavalieri di Malta", per volontà di papa Bonifacio VIII. Seguì un periodo di declino, fino al definitivo abbandono nel 1866.

L'intervento congiunto delle Soprintendenze Archeologica e Storico-Artistica di Salerno e Avellino, su progetto dell'Amministrazione Comunale di Padula, è stato provvidenziale per restaurare il battistero e riportarlo all'antico splendore.

Per ulteriori informazioni su come raggiungerlo visitate questo sito.



LE GROTTE DI PERTOSA

Le Grotte dell'Angelo o di Pertosa si snodano sotto l'imponente mole della catena degli Alburni, per circa 3000 metri attraverso gallerie, cunicoli e immense caverne, ricche di stalattiti e stalagmiti, che disegnano una scenario assolutamente affascinante.

Da circa 35 milioni di anni la natura modella le profondità della terra creando corridoi di inestimabile bellezza.

Le Grotte furono abitate fin dall'età della pietra e sia Greci sia Romani ne fecero un luogo di culto, fino alla consacrazione a San Michele Arcangelo da parte dei Cristiani.

Una caratteristica che rende queste grotte uniche al mondo è l'accesso, consentito solo attraversando il laghetto originato dalle acque del fiume Negro a bordo di una barca, per giungere poi a un piccolo approdo.
Lo spettacolo che si impone alla vista lascia tutti senza fiato: una meravigliosa cascata naturale creata dal fiume e, avventurandosi tra i vari percorsi sempre accompagnati da guide esperte, un labirinto magico di saloni, ognuno col proprio nome e sorprendenti giochi di ombre e luci.

Per informazioni su come raggiungere le Grotte dell'Angelo, visitate il sito ufficiale.